Luogo suggestivo quanto inquietante. L’origine del Cimitero delle Fontanelle è legato alle disgrazie del popolo napoletano, infatti sono pervenuti scheletri di persone decedute per le gravi epidemie di peste e di colera che colpirono la città dal XII secolo in poi. Il nome deriva dalla presenza di sorgenti d’acqua situate in questo posto nell’antichità.
Il cimitero è un covo di scheletri e teschi con le proprie leggende, i propri miti e le proprie storie surreali. Il percorso è caratterizzato da un’infinità di resti di uomini privi di identità, tranne che per quelli conservati nelle teche. I due corpi distinti e preservati in maniera particolare, rispetto agli altri, sono quelli del conte Filippo Carafa e della moglie Margherita. Dietro la figura della contessa Margherita si nasconde una leggenda dovuta alla posizione mummificata ed all’espressione del proprio volto. Infatti si narra che la nobildonna sia morta affogata a causa di uno gnocco.