Il rione Sanità si trova in un vallone utilizzato sin dall’epoca greco-romana come luogo di sepoltura. In questo rione sono sorti ipogei ellenistici e catacombe paleocristiane, come quelle di San Gennaro e San Gaudioso, stringendo una forte relazione tra uomo e morte che si è protratta nei secoli, dimostrata dal cimitero delle Fontanelle, adoperato per ospitare le vittime della grande peste del 1656. Inizialmente destinato ad accogliere importanti famiglie nobiliari e facoltosi borghesi della città (testimonianza di ciò, i maestosi palazzo Sanfelice a via Arena della Sanità e palazzo dello Spagnolo ai Vergini), col passare del tempo è diventata una delle zone più popolari di Napoli.
Basilica di Santa Maria alla Sanità
La Basilica è il cuore del rione e si erge sopra il sito delle catacombe di San Gaudioso. Costruita tra il 1602 e il 1610, l suo tratto distintivo è la cupola con maioliche gialle e verdi, conosciuta da tutta la città perché è subito visibile attraversando il ponte della Sanità. La pianta della chiesa è a croce greca, con il presbiterio rialzato per inglobare la precedente basilica paleocristiana, da cui si accede alla catacomba. La Basilica di Santa Maria della Sanità è nata come segno di devozione dei fedeli napoletani alla Madonna, in seguito al ritrovamento di un affresco risalente al V-VI secolo. Si tratta della raffigurazione più antica della Madonna a Napoli, che ora si trova in una delle cappelle della Basilica. La Basilica è un vero e proprio paradiso pittorico, che custodisce tra le sue navate preziose opere d’arte seicentesche. Numerose opere della seconda metà del Seicento furono realizzate da Luca Giordano, come la tela raffigurante La Vergine con i Santi Giacinto, Rosa e Sant’Agnese e quella dedicata a San Vincenzo Ferrer cara ai devoti. Nel 1677 Dionisio Lazzari realizzò il pulpito in marmo, mentre la scalinata fu rifatta in marmi policromi. L’antisagrestia, affrescata da G.B. Di Pino, custodisce alcuni ex-voto donati dai fedeli a San Vincenzo il Monacone e conduce al chiostro ellittico sovrastato dal cosiddetto ponte della Sanità.